Eccoci qui con il primo articolo. Che poi non è un articolo, ma la descrizione di un percorso escursionistico che potrete fare in piena autonomia.

Non mi reputo un brava scrittrice, quindi abbiate pietà di me. La cosa che mi piace fare è spiegarvi i sentieri così che in qualche modo io vi possa accompagnare su di essi anche se non sono fisicamente con voi (spero non vi perdiate)

Detto ciò, ho rimandato tanto il “primo articolo”. Volevo cercare quello giusto, il sentiero bello, il percorso perfetto (che ovviamente sarebbe stato il Sentiero delle Burraie). E invece no, parto da questo. Senza infamia e senza lode. Perché l’ho fatto pochi giorni fa e quindi sono sicura di ricordarmi bene tutti i passaggi (se poi lo fate e trovate qualche errore fatemi sapere).

Quindi bando alle ciance, andiamo a camminare!

DA VALLOMBROSA A SALTINO E RITORNO

Lunghezza: 14,5 km ca.

Dislivello in salita: 660 m ca.

Durata: 5 h ca.

Difficoltà: tutto su sentieri facili e ben segnati (tranne pochi punti che vi dirò)

Fatica: c’è un pochino da sudare, ci sono alcune salitine niente male

Fondo: la maggior parte è su strade forestali, strade bianche e lastricati (occhio se piove, si scivola!), ma c’è anche un sentierino ed un po’ di asfalto.

Voto: 7 – (ovviamente è soggettivo)

Sentimento che mi ha scaturito questa escursione: pace e tranquillità

Partenza: lasciamo la macchina a Vallombrosa (ci sono vari parcheggi – siamo a 950 m s.l.m. ca.) e da qui andiamo verso l’arboreto sperimentale (può essere visitato solo con visite guidate gratuite da giugno a settembre che vanno prenotate – io ovviamente ho aspettato le 14 come una bischera per capire ciò). Continuiamo sul sentiero ed al primo incrocio andiamo a destra sull’11 (Sentiero CAI), attraversiamo la strada ed andiamo verso Saltino lungo un sentiero che inizialmente sembrerà salire dolcemente, ma poi ci aspetterà una bella pettatina (l’altitudine max raggiunta è di circa 1120 m s.l.m).

Ho avuto la fortuna di fare questo giro il giorno dopo che era piovuto. Non vi sto a dire i profumi che emanava il bosco.

Continuiamo sempre su questo sentiero (dovrete superare una sbarra verde) che poi diventerà CAI 13 e, dopo essere passati davanti a Bocca di Lupo (dove però non c’è nessun lupo), raggiungerete Saltino (di nuovo 950 m s.l.m ca.).

Arrivati sulla strada principale andiamo a sinistra. Ma prima io vi consiglio di fare un giretto in questo piccolo abitato che si anima solo durante la stagione estiva. Qui il tempo sembra essersi fermato. Ci sono tanti alberghi e ristoranti, un vero luogo di villeggiatura! Potete fare una sosta al bar a prendere un caffè oppure passare all’ufficio turistico a chiedere qualche informazione (sono molto simpatici) oppure andare poco più avanti del bar fino alla Bottega del Mobile Antico di Bertini Milco. Trooooppo bellina: ci sono oggetti vecchissimi, i macinini, i vecchi ferri da stiro, modellini di macchine d’epoca etc. c’era anche un bel cucchiaio di legno con scritto Valle d’Aosta. Purtroppo il signor Milco stava dormendo quindi non sono entrata, ma la prossima volta ci entro per forza!

Fatto ciò torniamo indietro e continuiamo su asfalto lungo la strada principale. Incontreremo un bel punto panoramico (ho avuto la fortuna di trovarmi sopra le nuvole) e davanti a questo una delle case più belle che io abbia mai visto: chissà che vista da quelle terrazze e che belle feste che si tenevano lì, con macchine lussuose che percorrevano il bel viale d’accesso. Dalle informazioni che ho trovato su internet fu costruita nel 1925 dalla famiglia milanese Formenti ed è stata usata sia come casinò che come colonia per ragazzi. Oggi è una proprietà privata.

Continuiamo su strada asfaltata (attenzione, non c’è marciapiede – sentiero 18) fino a che non incontriamo un’altra strada, sempre asfaltata, sulla sinistra che va verso Cascina Vecchia. Prendiamo questa ed iniziamo un po’ a salire. Questa poi diventerà una strada bianca ed il nostro cammino sarà allietato anche da belle vedute ed incontreremo anche una struttura molto particolare che sembra una Burraia (ma probabilmente non lo è, perché questa non è zona).

Arrivati a Cascina Vecchia (luogo di centri estivi per ragazzi) dobbiamo proseguire per Massanera. Fate attenzione a quale strada prendete (io ovviamente ho sbagliato)! Se prendete la strada in salita con accanto la chiesetta in legno SIETE SU QUELLA SBAGLITA, quella giusta è un pochino più sotto.

Questa strada, molto tranquilla e quasi in piano ci condurrà fino a Massanera. Lungo il percorso incontreremo bei panorami e la strada sarà incorniciata da abeti bianchi, castagni, ginestre, rose canine etc.

Arrivati a Massanera (1075 m s.l.m.) foto di rito alla croce con il bellissimo panorama intorno. A questo punto torniamo un pochino indietro sui nostri passi fino a che sulla destra non noterete uno spiazzo con tavolini e bacheca con cartello informativo. Da qui prendiamo il 14 verso Macinaia. Questo è l’unico vero sentiero di tutto l’anello, passeremo in mezzo a felci e tra rocce, per finire in una bella faggeta. Fate molta attenzione ai segni bianchi e rossi perché in alcuni punti il sentiero si vede poco. Il sentiero è un po’ come le montagne russe, sale e scende fino ad una pista forestale. Qui prendiamo a sinistra in salita e saliamo fino ad arrivare a Macinaia (1314 m s.l.m.), dove si trova una fonte con acqua buona.

Andiamo quindi a sinistra sul sentiero 12 che ci riporterà fino a Vallombrosa. In alcuni punti questa strada ha un selciato molto bello, ma fate attenzione se piove: si scivola abbestia!

Con questo non mi resta che augurarvi una buona e piacevole escursione

Per qualsiasi altra informazione sono a vostra disposizione, potete anche consigliarmi qualche sentiero da fare. Ah, ovviamente aspetto commenti su questo primo articolo: cosa migliorare, cosa aggiungere, cosa togliere!

Qui trovate il percorso: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/da-vallombrosa-a-saltino-e-ritorno-111608872

Grazie di cuore